17 novembre 2006

Addio al Grande Magiaro

da gazzetta.it
Il leggendario Ferenc Puskas è scomparso a Budapest a 79 anni. Come nell'Ungheria, che dominò il calcio internazionale nei primi anni '50, fu la figura di spicco del Real Madrid tra il 1958 e il 1966. Ferenc Puskas è considerato il miglior giocatore ungherese di tutti i tempi. Nasce il 2 aprile del 1927 a Budapest, a 16 anni è titolare (mezzala sinistra) del Kispest, la squadra allenata dal padre. Nel 1948 debutta in nazionale. Quell’anno passa alla Honved, vince il campionato segnando 50 gol. Il suo bagaglio tecnico è immenso. Il giovane Ferenc, inserito nella squadra dell’esercito, diventa subito sottotenente. La sua carriera, anche militare, è fulminea. Puskas, senza mai entrare in una caserma, senza mai imbracciare un fucile, sale tutti i gradi: capitano, maggiore e infine colonnello. Nella Honved è il numero uno in assoluto. Un autentico fuoriclasse con l’aggiunta di un naturale carisma che lo consacra capo dello spogliatoio. Poi con il Real Puskas gioca sino a 39 anni. Vince cinque campionati consecutivi, dal 1961 al 1965. Conquista quattro volte il titolo di capocannoniere. Il 18 maggio 1960, a Glasgow, Hampden Park, 135.000 spettatori, si gioca la finale di Coppa Campioni tra il Real e l’Eintracht di Francoforte. Una partita bellissima, Puskas segna quattro gol, Di Stefano tre. Ferenc ha 33 anni, Alfredo 34. La partita finisce 7-3: i tedeschi sono letteralmente distrutti, il pubblico è incantato dal favoloso spettacolo.Secondo molti critici e osservatori è il miglior tiratore che il calcio abbia mai visto nella sua storia ultracentenaria. Luisito Suarez raccontò che un giorno in allenamento Puskas si mise a mirare i pali della porta da fuori area, a circa una ventina di metri. Su venti tentativi li colpì 18 volte. Nella sua carriera giocò 1200 partite, segnando 418 reti ufficiali.

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